Benvenuti nella recensione della 9×05 by Ellie per Suits Episodes e Serial Crush. Amici suitsiani, ho una notizia sconvolgente da darvi: la puntata 9 della quinta stagione di Suits… *suspense a caso*… mi è piaciuta! Finalmente all’alba della quinta puntata e, per girare il coltello nella piaga, con solo altre cinque puntate rimaste, gli autori si sono ricordati di come scrivere una sceneggiatura e ridato un po’ di carattere a qualche personaggio (vero, Harvey?). Per quanto sia felice di rivedere Mike accanto ad Harvey, il suo ritorno lascia un po’ il tempo che trova. Ovvero torna in modo insensato per affrontare Harvey su un caso, si mettono a litigare con il loro solito modo maturo di affrontare la vita e poi Mike riparte con il broncio per Seattle. Beh, tutto molto bello, ma spero che abbiano intenzione di dare un senso al suo ritorno più avanti (visto che comparirà anche nelle puntate 9 e 10) e non solo come comparsata a caso. Almeno con il suo ritorno si è tornato a trattare i casi legali come si deve e non come hanno fatto nelle puntate precedenti.
La puntata inizia con Harvey che vuole fare Netflix and chill con Donna, ma il nostro zerby fa un errore madornale. Ha portato a casa una pizza… in due. UNA PIZZA… IN DUE?! Se pensi di conquistare una donna con mezza pizza, non hai capito niente dalla vita, Harveeeey. Non so se io glielo avrei mai perdonato.
Ad ogni modo, la seratina viene interrotta da Mike casa-tua-è-casa-mia Ross. Ho adorato le loro battutine, il modo di scherzare e la complicità che li ha sempre contraddistinti, soprattutto quando ha sfottuto Harvey per la parentesi Paola e il limone di Donna. Lo ammetto, più che Mike in sé, mi sono mancati tanto i Marvey e mi ha ricordato quant’era bello Suits quando c’erano loro che lavoravano insieme, e non la gentaglia che c’è ora (sì Alex, dico a te!).
Mike, da Buon Samaritano qual è, ha accettato un caso su una fabbrica che sfrutta lavoratori, gestita dal cliente che Harvey ha ceduto a Samantha giusto due puntate fa. Caso gestito a suon di mezzucci per fregare l’avversario, minacce, urlate varie, insomma come ai vecchi tempi. Nessuno dei tre è stato particolarmente simpatico, ma per me quello che ha più ragione è Mike, che sì ha fatto di tutto per fregare e screditare il cliente di Harvey, ma vogliamo dargliene una colpa quando in Suits è sempre valsa la regola del più furbo? Mike non ha fatto altro che agire d’astuzia e in anticipo sull’avversario, cosa che anche Harvey avrebbe fatto in qualsiasi altro momento. Ecco, forse il fatto che Mike abbia scelto proprio il momento in cui Harvey ha le mani legate da Faye non è stato esattamente carino. D’altro canto, Harvey è stato quasi uno spettatore nel suo stesso caso, mentre Samantha non è mi è piaciuta per niente. Non mi dispiace come personaggio in sé, e ho apprezzato il suo essere una tosta nelle altre puntate, ma in questa è stata fastidiosa quanto una zanzara. Ho trovato veramente irritanti i suoi modi irrispettosi verso Harvey dopo aver ricevuto un ordine diretto, che ehi, sarà anche un socio suo pari ma è pur sempre socio titolare da ben prima che arrivasse lei, quindi un minimo di autorità ce l’avrà pure. Senza contare che non è per niente furba a insistere a fare cose sottobanco con Occhio di Falco in giro. Soprattutto non sono per niente furbi a urlarsi in un ufficio deserto con le pareti di vetro a proposito di fare cose illegali e nasconderle a Faye, quando lei stava giusto due uffici più in là con l’orecchio drizzato. Per quanto mi riguarda, Samantha si merita di essere stata licenziata.
In un altro ufficio dello studio, abbiamo Katrina alle prese
con i suoi sentimenti non superati su Brian e il gatto dei miei stivali che ci
mette lo zampino. Qualcuno finanzi uno studio di psicologia a Donna, ve ne
prego, è la sua vocazione finale. Carina la scenetta di Katrina che deve lasciare
un messaggio a Brian e la serata tra ragazze. Ancora più bella è la storyline
di Sheila e Louis, che si riconfermano una delle coppie più belle e azzeccate di
Suits proprio per la loro pazzia. La futura signora Litt è in una fase isterica
molto emotiva della gravidanza, cosa per altro normalissima, che è stata divertente
da vedere soprattutto per come ha scaricato qualsiasi colpa su Louis. Lui, che
ovviamente come diceva Alex non è capace di starsene buono, ha solo peggiorato
in buona fede la situazione spendacciando a destra e a manca. Bello anche il
confronto con il nazista santissimo Dr. Stan, che con due paroline ha
portato a galla i dubbi di Sheila, tra fare la mamma e lavorare. Daje,
sbrigatevi a far nascere sto bambino – o era una femmina? – che ci meritiamo di
vedere quel tenerone di Louis che perde la testa dietro al suo bebé.
La perla della puntata è… *rullo di tamburi*… del campione delle perle sutsiane che finalmente si è risvegliato, Harvey! Non ci speravo più. D:
Diteci se a voi questa puntata è piaciuta o meno.
Alla prossima,
Ellie